Stop Pandemia: Smart Working
laptop sul balcone

La Pandemia di Covid 19 ha determinato uno shock temporaneo e prolungato in tutti i settori della vita e dell’amministrazione. Ha avuto un impatto forte sullo sviluppo del SUMP ma in generale anche della mobilità della Città e sull’organizzazione del lavoro.

Di fatto ha anticipato e velocizzato l’adozione dello Smart Working la cui introduzione graduale era prevista nel SUMP, in linea anche con gli sviluppo e gli indirizzi del legislatore e della normativa della funzione pubblica.

La modalità di lavoro Agile è quindi entrata a far parte stabilmente dell’organizzazione dell’Ateneo modificando in parte anche le modalità di spostamento casa lavoro.

Il cambio di modello di rilevazione dei dati nei piani spostamento casa lavoro intervenuto nel frattempo con la normativa nell’agosto del 2021 non permettono ancora confronti diretti con il periodo pre pandemia ma è possibile avere un ordine di grandezza ragionando sul dato che circa il 40% del personale dipendente dell’Ateneo lavora a distanza fino ad un massimo di 6 giorni al mese.

Lo Smart Working sarà oggetto di indagine più approfondita nel corso del 2023 e del 2024.

L’aspetto importante emerso dalle esperienze di lavoro agile in relazione alla mobilità sostenibile è l’evidenza dell’impatto della mobilità sostenibile su tutti i processi organizzativi. L’orario di lavoro, il welfare aziendale (competente per i rimborsi degli abbonamenti per il trasporto pubblico locale, il benessere organizzativo sono fortemente influenzati dalla gestione della mobilità ed occupano un posto centrale nelle strategie di riduzione dell’impatto ambientale.